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Desolazione del povero poeta sentimentale
I Perché tu mi dici: poeta? Io non sono un poeta. Io non sono che un piccolo fanciullo che piange. Vedi: non ho che le lagrime da offrire al Silenzio. 5Perché tu mi dici: poeta? II Le mie tristezze sono povere tristezze comuni. Le mie gioie furono semplici,...
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LA CHIESA VENNE RICONSACRATA
al poeta Carlo Govoni Il sagrestano pazzo traversò la chiesa oscura, lentamente, con il mazzo delle chiavi appeso alla cintura. 5I frati, ne le piccole celle, dicono le orazioni de la sera, poi, quando le stelle prime de l’Ave Maria stanno su le cose...
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A CARLO SIMONESCHI
Carlo, malinconia m’ha preso forte, sono perduto; così sia. Carlo, un giorno ch’io sia 5più tenero, più buono, più docile al perdono, che in un lungo abbandono ancora ignoto io dia, malinconico dono, 10tutta l’anima mia, quel giorno, amico, prono mi vedrai...
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Cappella in campagna
I Giù dall’antica grata, estenuati i fiori morti, su l’altare, il Santo, dolcissimo nel suo nitido manto, con gli occhi un po’ velati, un po’ velati 5forse, chi sa, da qualche umano pianto; due ceri gialli, senza fiamma, a i lati, due ceri senza fiamma,...
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IL CUORE E LA PIOGGIA
O mia piccola dolce casa, vergine rossa c’hai vergogna e ti celi in un manto di foglie qua e là strappato, ancora nell’occhio si raccoglie un pianto triste e il cuore prova una fredda scossa 5s’avvenga che ripensi le tue diserte soglie, il tuo muto giardino,...
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ISOLA DEI MORTI
Il lampione di San Bartolomeo non si rassegna alla sua mala sorte; il tragico fanale della Morte riannovella il martirio prometeo? 5Veglia se vada il funebre corteo del morto ignoto oltre le fosche porte ove già tante creature morte stanno come in un...
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ACQUE LOMBARDE
Acque serene ch’io corsi sognando ne la dolcezza de le notti estive, acque che vi allargate fra le rive 4come un occhio stupito, a quando a quando, o nostalgiche acque di sorgive mormoranti nel verde un sogno blando, acque lombarde ch’io vo’ sospirando...
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IL FANALE
a Alfredo Tusti Torbido e tristo nella solitaria via, davanti la porta del postribolo, s’affioca e il buono incenso del turibolo, forse, è la nebbia che fa opaca l’aria. 5Mai sacerdote curvo per i sacri facili gradi d’un superbo altare seppe con dolce...
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A LA SORELLA
Tu che non hai per la tua doglia viva una madre serena che consoli, un orto dolce con i girasoli e il canto di una limpida sorgiva, 5tu che, accesa una lampada votiva, pregavi per i tuoi fratelli soli e per la doglia di che tu ti duoli la bocca non ad...
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La liberazione
a Carlo Scialoia Cantarellando, senza tremare, la prigioniera dalle mani logore raccolse tutte le vecchie cose 5polverose, i suoi denari di un’altra epoca, riguardò nelli angoli ove la sera già tesseva le sue tele d’ombra e tentò la porta vigilata 10dai...
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Le illusioni
per Antonello Caprino Non piangere così! Lascia che se ne vadano in silenzio prima che accendano i fanali! Se taluna sopporta a malincuore 5il suo fardello di stracci, aiutala! perché non si soffermi e voglia sedersi sulla soglia! Non ti torcere le mani!...
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SCENA COMICA FINALE
a Guglielmo Genua L’ultimo Desiderio traballando nell’ombra della porta d’un postribolo fa la serenata alla Disperazione. 5Ma dai tegoli goccia la pioggia sul balcone, a quando a quando: forse la Bella non apparirà. Che sia morta di fame? che un amante...
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MORTE DI UMBERTO ECO
MORTE DI UMBERTO ECO Nella notte tra il 19 e il 20 febbraio 2016 l'Italia ha perso un grandissimo scrittore, un illustre semiologo e un magnifico filosofo in una volta sola, con la morte di Umberto Eco, avvenuta all'età di 84 anni, nella sua abitazione...
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SPLEEN
Che cosa mi canterai tu questa sera? Amica, non voglio pensare troppo: la prima canzone 5che ricordi, antica, non importa; una di quelle canzoni che non si cantano più da tanto, 10che non fanno più schiuder balconi da un secolo. Vuoi darmi la nostalgia...
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LA FINESTRA APERTA SUL MARE
a Francesco Serafini Non rammento. Io la vidi aperta sul mare, come un occhio a guardare, coronata di nidi. 5Ma non so né dove, né quando, mi apparve; tenebrosa come il cuore di un usuraio, canora come l’anima di un fanciullo. Era 10la finestra di una...
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SONETTO
a suor Maria di Gesù Sorella, dolce riguardare il chiostro che le vestite d’umiltà rinchiude, oggi che aprile giovinetto illude soavemente ogni martirio nostro! 5E caro m’è pensar dov’io mi prostro Gesù trafitto per le membra ignude e ancor vorrei pellegrinare...
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SONETTO ALL'AUTUNNO
Dorma l’autunno e sogni ancora biondo il dolce vecchio, e il sonno gli consoli anche una gioia rapida di voli, gli ultimi, Santo Stefano Rotondo. 5Forse, domani non varrà un giocondo subito trillo a risvegliare i broli, forse, domani i nostri cuori, soli,...
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Sonetto della desolazione
Anima, come oggi nessuno arriva, non tendere le pallide tue mani a i cieli, troppo noi siamo lontani e troppo melanconica è la riva. 5Dici: domani... Oh, non sperar domani più! La speranza è nel tuo cuore viva così che l’abbandono la ravviva con i suoi...
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SAN SABA
Forse, Antonello, nostra sora Morte, da la qual nullo uomo può scampare, udendo quel tuo dolce sospirare piana venne a le nostre anime assorte, 5poi che vedemmo le tre chiuse porte ove i beati stannosi a pregare e i mendichi non osano levare occhi, in...
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Per organo di Barberia
I Elemosina triste di vecchie arie sperdute, vanità di un’offerta che nessuno raccoglie! 5Primavera di foglie in una via diserta! Poveri ritornelli che passano e ripassano e sono come uccelli 10di un cielo musicale! Ariette d’ospedale che ci sembra domandino...
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Canzonetta all'amata
Conviene che tu muoia, dolcezza, oggi, per me. Vele di barche in mare! Non dovevo lasciare 5che, pur se triste, il sole bagnasse il limitare! Conviene che tu muoia, dolcezza, oggi, per me. Forse mi allontanai 10troppo, ché, certo, mai tanto mi piacque...
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IL MIO CUORE
Il mio cuore è una rossa macchia di sangue dove io bagno senza possa la penna, a dolci prove 5eternamente mossa. E la penna si muove e la carta s’arrossa sempre a passioni nove. Giorno verrà: lo so 10che questo sangue ardente a un tratto mancherà, che...
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Elegia
Tu piangi, ma non sai, piccola cara, dove, nell'ombra, piangano le morte cose quel tuo, dolcezza, ultimo addio, non sai dove le tue lagrime, dove 5le tue povere lagrime salate piangere, se non anche il più diletto amante, oggi, le beva per i lunghi cigli...
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Elemosina nel sonno
a Guido Milelli Piccolo vecchio lebbroso, tu sogni, le mani sul ventre, nell’ombra della via suburbana odorata di gelsomini, 5sogni che ti hanno incoronato re dei re! È dunque la tua reggia meravigliosa, questa che fiammeggia come un rogo? 10Sono tue...
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Stazione Sesta
a Fausto Maria Martini Tu vedi: che cosa rimane? Se n’è andata davvero, questa volta. Adesso puoi sospirare i tuoi madrigali alla Tristezza. 5Se n’è andata davvero... Non la ricordi cantarellare le canzonette napoletane fuori di moda? La cerchi nelle...